giovedì 22 maggio 2014

Frammenti di Memoria ET


Sul numero di maggio 2014 di Xtimes trovate la mia intervista a Cinzia Molettieri, in cui si parla di rapimenti alieni e di manipolazione dell'intenzione da parte di Extra Terrestri. Sotto le prime due pagine.

Chi fosse interessato, può acquistare questa copia di Xtimes in edicola fino a fine maggio, oppure, successivamente, direttamente dalla casa editrice su questo sito: www.xpublishing.it.


mercoledì 14 maggio 2014

Il WESAK, la festa della Luce.



Ovunque voi siate, in qualunque modo vogliate, celebrate questa sera il Wesak. Siamo connessi, usiamo il nostro grande potere. E' la notte in cui i Buddha tornano indietro ...

Un’antichissima leggenda buddista narra che cinquecento anni prima di Cristo, il principe Gautama Siddharta raggiunse il massimo grado di illuminazione e diventò un Buddha, cioè un «risvegliato», liberandosi definitivamente dal ciclo delle reincarnazioni.

Il Buddha morì nell’anno 483 avanti Cristo nella notte del plenilunio nella costellazione del toro; egli raggiunse la soglia del Nirvana, luogo della Grande Liberazione, dove una volta varcata la soglia, si sarebbe trovato immerso nella Luce della Beatitudine Eterna.
Ma mentre stava per varcare quella soglia, il Buddha si arrestò e si volse a guardare indietro, verso il genere umano, dove gli uomini sono sofferenti e malati, e provando dal profondo del suo Cuore una enorme Compassione, non ebbe il coraggio di proseguire; così dinnanzi a tutti i grandi Esseri di Luce delle Gerarchie Celesti che erano pronti ad accoglierlo, egli formulò un solenne giuramento: ogni anno, nel momento esatto del plenilunio nella costellazione del toro, Egli sarebbe tornato sulla terra a portare la sua benedizione a tutta l’umanità, per incoraggiarne l’evoluzione spirituale.

Questo è il senso della cerimonia del Wesak, un rituale che da 2500 anni viene celebrato nel mondo buddista, e che negli ultimi anni è diventato un evento planetario, senza confini religiosi.

La cerimonia del Wesak viene celebrata proprio a maggio, nella notte del plenilunio nella costellazione del Toro, data in cui sarebbe morto il Buddha, sull’Himalaya, nella valle del Wesak, alle pendici del monte Kailash, uno dei luoghi più sacri e magnetici del Pianeta Terra. Qui ogni anno, in una posizione segreta, migliaia di persone giungono da India, Tibet, Nepal, per parteciparvi; sono discepoli e maestri di tutte le confessioni religiose, che contribuiscono alla crescita spirituale di milioni di uomini.
Quando tutto è pronto per la cerimonia arrivano anche i grandi Maestri Ascesi della Gerarchia Celeste, presenti nei loro Corpi Spirituali ed il Buddha si manifesta nel suo Corpo di Luce per circa otto minuti, elargendo la sua benedizione all’umanità intera.
Questa cerimonia dà l’opportunità  all’umanità di compiere un balzo in avanti sulla via dell’evoluzione spirituale.
Tutti quelli che prendono parte alla cerimonia di persona, col pensiero o in meditazione beneficiano di questa benedizione che li eleva spiritualmente; così ognuno diventa un canale e, a sua volta, ridistribuisce questa potente energia di Luce che altrimenti rimarrebbe inutilizzata.

L’Iris è il simbolo del Wesak: infatti secondo un’antica leggenda, l’Iris sboccia nel momento esatto in cui il Buddha ritorna e si presenta sulla Terra.

Verso la metà di questa pagina web trovate delle indicazioni per la meditazione di stasera, ma ciascuno può fare la propria come vuole. Può durare da 15 minuti a un'ora circa. Il momento ideale in cui farla è intorno alle 21.

Buon Wesak a tutti. E, da parte mia, Nammyohorengekyo.


giovedì 1 maggio 2014

Le persone consapevoli non litigano



Le persone consapevoli non litigano, si chiariscono.
Chiariscono a se stesse e all'altro ciò che hanno frainteso o che non hanno compreso. 
Chiariscono a se stesse e all'altro quale fragilità o insicurezza è venuta fuori, e su quella lavorano. 
Le persone consapevoli non hanno bisogno di fare esempi, citare altri episodi e divagare, 
ma rimangono nel nodo del qui e ora e lo sciolgono con amorevolezza, 
perché solo così possono continuare a tessere la loro vita senza dolorosi strappi. 
Le persone consapevoli sono rare da incontrare, 
ma sono le uniche che ci guidano verso un mondo migliore.